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FAQ: Buoni Pasto

 
 

Domande dirette e risposte in linguaggio semplice per capire in maniera immediata tutto (o quasi) quello che occorre sapere sul Buono Pasto.


  • Quali sono I vantaggi per l’Azienda?

Le Aziende utilizzano i buoni pasto per diverse ragioni, in ordine di importanza:


1.Vantaggio fiscale:

I BUONI PASTO non costituiscono imponibile fiscale per il dipendente, sono quindi totalmente esenti sia dal punto di vista fiscale che previdenziale (IRPEF, INPS, IRAP, addizionali varie, ecc.) entro il limite di legge di €4,00 per ogni giorno lavorato (€8,00 nel caso di buoni pasto su supporto elettronico, BPE). L’azienda, quindi, risparmia tutto il carico di imposte che altrimenti pagherebbe inserendo lo stesso ammontare sotto un’altra forma (es.: indennità, straordinari, premi, gratifiche, ecc.). In concreto la differenza che passa tra “lordo” e “netto” del cedolino. Ogni 100 euro dati sottoforma di buoni pasto, fiscalmente l’Azienda ne risparmia almeno 80 di tasse varie. Ovviamente il costo del servizio è al 100% deducibile e l'IVA  (4%) è detraibile integralmente (DL 112/2008, art. 83, comma 28 bis).


2.Flessibilità nell’utilizzo:

Tranne casi particolari, nei quali i buoni pasto sono inseriti in contratti collettivi nazionali o aziendali (quindi vincolanti per l’Azienda), i buoni pasto sono un caso tipico di LIBERALITA’ AZIENDALE. L’Azienda potrà, quindi, modulare il servizio con maggiore flessibilità rispetto ad altre voci di salario.


3.Pianificazione dei costi:

A differenza di altre soluzioni come “piè di lista, rimborsi o trasferte”, i buoni pasto consentono di pianificare al meglio costi altrimenti non facilmente prevedibili e controllabili, stabilendo “a priori” il loro ammontare.


4.Gestione delle Risorse Umane:

I buoni pasto sono un BENEFIT sempre molto gradito dai dipendenti. Un segnale di attenzione e di cura verso le proprie risorse, una gratificazione che valorizza le persone con effetti benefici per una loro maggiore fidelizzazione e produttività sul posto di lavoro. Riduzione dell’assenteismo e del turnover, un INCENTIVO ALLA PRESENZA, dato che i buoni pasto spettano solo per i giorni effettivamente lavorati.


  • Quali sono i vantaggi per i Dipendenti?
 
 

Ricevono l’intero valore dei buoni pasto (nei limiti di legge) erogati dall’Azienda. 100 euro dati dall’azienda in questo modo sono 100 euro in tasca del dipendente che potrà spenderli come desidera. Inseriti a cedolino sotto altra forma (aumento, premi, ecc.), i 100 euro, inevitabilmente si riducono in proporzione al carico fiscale e previdenziale.


  • A chi posso dare i buoni pasto?

A tutte le persone che lavorano in azienda, INDIPENDENTEMENTE dalla forma contrattuale. Rientrano nella normativa dei buoni pasto tutti i lavoratori TIPICI e ATIPICI, a tempo indeterminato, determinato, part-time, stagisti, collaboratori (anche non subordinati), titolari e soci lavoratori in azienda, ecc.. Non ha rilievo l’orario di lavoro (part-ime, full-time).


  • Li posso prendere anche per me che sono il titolare o il socio?

Si certo, se risulta lavorare in azienda.


Si. Hanno un regime IVA diverso (10% anziché il 4%) e rispondono ad una diversa normativa.


  • Quanti buon pasto posso dare ai miei dipendenti?

Non esiste un limite, posso dare tutti i buoni che voglio. L’unico aspetto da tener presente è il limite di ESENZIONE FISCALE pari a €4,00 per ogni giorno lavorato (€8,00 se su supporto elettronico). In pratica, calcolando circa 220 giorni di lavoro nell’anno, ad ogni lavoratore potrò dare circa €1000,00 all’anno (fino a circa €1800,00 se in formato elettronico)  in questa forma, risparmiando quasi la stessa cifra in ulteriori tasse che avrei dovuto pagare.


  • E se ne do di più del limite fiscale?

La parte eccedente i €4,00 giornalieri (€8,00 se elettronici) costituisce imponibile fiscale per il lavoratore, per cui apparirà in busta paga. Oltre la soglia si perde il vantaggio fiscale.


  • Me li posso scaricare i buoni pasto?

Si al 100%. Anche l’IVA al 4% sarà deducibile al 100%.


  • Quanto vale il buono pasto?

Non esiste un “taglio”, il valore (valore facciale del buono) lo decide l’Azienda al momento dell’ordine.


  • Dove li posso spendere?

Presso tutti gli esercenti dell’alimentare (bar, alimentari, tavole calde, ristoranti, market, supermercati) convenzionati (c.ca 120.000 punti su tutto il territorio nazionale ). Accordi nazionali sono stati stretti con le più importanti catene della GDO.


  • Vicino al mio ufficio ci sono punti convenzionati?

Probabilmente si. In ogni caso, è possibile richiedere il convenzionamento di ciò che vi interessa. È sufficiente che ce lo segnaliate e, nel giro di pochi giorni risolverete il problema.


  • Quanto tempo occorre per avere i buoni?

4-5 giorni lavorativi dall’ordine. I buoni vengono spediti con “corriere espresso assicurata”.


  • Come posso ordinare i buoni?

Online, utilizzando le piattaforme per l’acquisto messe a disposizione.


  • Quanto mi costa il servizio?

Nulla. L’Azienda pagherà solo ed esclusivamente il valore dei buoni senza ulteriori oneri o commissioni (solo i costi di spedizione). In sede di trattativa con il Responsabile potrà ottenere condizioni particolari e facilitazioni.


  • Il contratto mi obbliga a comprare i buoni?

No. Il contratto serve a determinare le condizioni del servizio, in particolare lo sconto attribuito. Non ci sono obblighi di acquisto, ne per la quantità, ne di tempo. L’Azienda potrà acquistare i buoni pasto esclusivamente secondo le proprie esigenze; può ordinare tutti i mesi come ogni 3 4 o anche una volta l’anno. È la natura stessa del servizio che impone questo, non può, infatti, esistere un contratto che possa obbligare all’acquisto dei buoni pasto.


  • Che condizioni di pagamento e di sconto posso avere?

Le condizioni di pagamento ed economiche vengono concordate con il Responsabile in sede di trattativa.


  • Che durata hanno i buoni? Quando scadono?

I buoni pasto sono a SCADENZA FISSA a fine anno (31/12), con passaggio all’anno successivo che avviene ad agosto. Quindi la durata andrà da un minimo di 5-6 mesi ad un massimo di 17 mesi. Esempio: i buoni acquistati oggi avranno scadenza al 31/12 di quest’anno; a partire dal mese di settembre avranno scadenza al 31/12 dell’anno successivo.


  • Posso cambiare i buoni scaduti?

Si. Ho 30 giorni di tempo (in  pratica gennaio) per spedirli e ottenere gli stessi buoni “RINNOVATI”.