Uno dei punti più trascurati (su cui spesso si tende a sorvolare, evitando di approfondire la materia, offrendo, così, spazio ad interpretazioni ed applicazioni anche molto difformi tra loro), è quello della estensione del beneficio legato al buono pasto, alla generalità dei dipendenti dell’Azienda, piuttosto che ad una sua parte. . . (segue)
Un aspetto, spesso, sottovalutato dai Liberi Professionisti e, a volte, dai loro Consulenti, è che Il Buono Pasto, rappresenta una soluzione comoda e fiscalmente efficace anche per loro, titolari di Partita IVA. La normativa, infatti, prevede l’utilizzo dei Buoni Pasto anche per coloro che non si avvalgono di dipendenti, permettendo di detrarre il 75% delle spese e tutta l’IVA (al 10% come da d. l. 112/2008, art. 83, comma 28 bis), fino ad un importo massimo pari al 2% complessivo del fatturato. . . (segue)
Un altro risvolto interessante della normativa riguardante l’utilizzo dei Buoni Pasto, è la possibilità di adoperarli anche per forme di lavoro “non subordinato”; ciò accade, per esempio nel caso di Studi di Ingegneria, di Architetti, Avvocati o altro; oppure, nell’ambito del volontariato. . . (segue)
Una delle poche regole previste dalla normativa a carico degli utilizzatori dei buoni pasto prevede il divieto di cumulo degli stessi per una singola spesa. Questa regola, valida sia per il buono cartaceo sia, elettronico è da sempre, ampiamente disattesa da utilizzatori ed esercenti. Ora, sembra ormai certo il definitivo superamento di tale imposizione. . . (segue)
Domande dirette e risposte in linguaggio semplice per capire in maniera immediata tutto (o quasi) quello che occorre sapere sul Buono Pasto. . . (segue)
Domande dirette e risposte in linguaggio semplice per capire in maniera immediata tutto (o quasi) quello che serve sui Buoni Regalo. . . (segue)
Dal 1° gennaio infatti i buoni pasto elettronici sono diventati ancora più convenienti di quelli cartacei. Nuove soglie di esenzione fiscale sono contenute in manovra e prevedono un limite giornaliero non tassabile di 8 euro per i buoni digitali e 4 euro per quelli in formato tradizionale. . . (segue)
La legge di Bilancio 2017 (Legge 11 dicembre 2016 n. 232) conferma ed estende con coerenza le linee di azione avviate, in materia di welfare aziendale e conciliazione famiglia-lavoro, a partire dalla Legge di Stabilità 2016. . . (segue)
Viene introdotta la possibilità di utilizzare i Buoni Pasto in sostituzione del cosiddetto “premio di risultato”; ciò sfruttando la completa detassazione dei Buoni Pasto, porta un risparmio in termini fiscali essendo il premio di risultato soggetto ad una tassazione (ridotta) pari cmq, al 10%. . . (segue)
L’intervento di providers specializzati è di cruciale importanza liberando le Aziende da ogni incombenza di gestione dei benefits flessibili. L’apparente complessità, anche dei più sofisticati strumenti per il welfare, è DRASTICAMENTE RIDOTTA, rendendoli di fatto, FACILMENTE ACCESSIBILI ad un target di Aziende fino a ieri impensabile. Non esiste, infatti, una dimensione minima dal punto di vista della normativa ma solo nei limiti del budget (per quanto ridotto) pur sempre necessario per l’attivazione ed il mantenimento di questi servizi. . . (segue)
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