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Finanziaria 2020: "fate i buoni", meglio se Elettronici, vi conviene!

 
 

Gennnaio 2020:

“Poco o nulla si è fatto per il taglio del cuneo fiscale. La manovra appena approvata riserva alle iniziative di welfare aziendale l’unica vera arma di riduzione fiscale e contributiva del costo del lavoro”. È il commento di Emmanuele Massagli, presidente di Aiwa (l’associazione italiana per il welfare aziendale) e di Adapt, in una intervista sui contenuti della legge di bilancio 2020, concessa a wewelfare.it, la testata online specializzata sui temi del welfare integrativo.

Continua Massagli:  “Il costo del lavoro resta più o meno quello che è, purtroppo. Se dobbiamo vedere il mezzo bicchiere pieno, potremmo dire che il mancato taglio al cuneo fiscale potrebbe assicurare nuova linfa e nuove opportunità per le soluzioni di welfare aziendale”.

I numeri del welfare, fonte Aiwa, indicano oltre 100.000 imprese coinvolte e quasi 2.500.000 lavoratori di imprese private beneficiari di piani di valore medio attorno ai 700 euro.

Dal 1° gennaio infatti i buoni pasto elettronici sono diventati ancora più convenienti di quelli cartacei. Nuove soglie di esenzione fiscale sono contenute in manovra e prevedono un limite giornaliero non tassabile di 8 euro per i buoni digitali e 4 euro per quelli in formato tradizionale.

È il comma 677 dell’articolo 1 della legge di Bilancio 2020 a diminuire l’importo non soggetto a tassazione e a contribuzione dei buoni cartacei da 5,29 euro a 4 euro e a quello non imponibile in capo al lavoratore da 7 a 8 euro per i buoni in forma elettronica.

Non vengono variate le regole relative alle indennità sostitutive delle somministrazioni di vitto corrisposte agli addetti ai cantieri edili, ad altre strutture lavorative a carattere temporaneo o ad unità produttive ubicate in zone dove manchino strutture o servizi di ristorazione, in questi casi quindi, resta ferma la soglia di non imponibilità fino a 5,29 euro al giorno.

Nessuna modifica sulla possibilità di istituire mense organizzate dal datore di lavoro o gestite da terzi, comprese le convenzioni con i ristoranti, che non prevede particolari limitazioni.

Questi quindi i nuovi limiti di esenzione in sintesi:

Buoni pasto cartacei € 4,00 giornalieri

Buoni pasti elettronici (Card o app) € 8,00 giornalieri

Indennità sostitutiva di mensa € 5,29 giornalieri

Mensa interna o convenzioni Nessuna limitazione

Insomma, si potrebbe dire riprendendo una vecchia pubblicità: “fate i buoni”, se ELETTRONICI meglio perché da oggi ti convengono di più..

Il “nuovo” dettato dell’art. 51, comma 2, lettera c) del TUIR sarà il seguente:

“2. Non concorrono a formare il reddito:

[…]

c) le somministrazioni di vitto da parte del datore di lavoro nonché quelle in mense organizzate direttamente dal datore di lavoro o gestite da terzi; le prestazioni sostitutive delle somministrazioni di vitto fino all'importo complessivo giornaliero di euro 4, aumentato a euro 8 nel caso in cui le stesse siano rese in forma elettronica; le indennità sostitutive delle somministrazioni di vitto corrisposte agli addetti ai cantieri edili, ad altre strutture lavorative a carattere temporaneo o ad unità produttive ubicate in zone dove manchino strutture o servizi di ristorazione fino all'importo complessivo giornaliero di euro 5,29”.